Tour de force tossico al Salone del Libro, (Ragion Politica,
21 maggio 2005)
Anche quest’anno le conferenze alla Fiera del Libro di Torino si sono distinte
per la predominanza di temi tossici e personaggi di sinistra. Ma se
hanno abbassato il tiro contro gli Stati Uniti e il presidente George W.
Bush, rispetto agli ultimi due anni, lo hanno alzato contro il nostro Presidente
del Consiglio.
In una conferenza intitolata “L’Italia ai tempi di Berlusconi” un duo di
autori ha presentato i propri libri. Lidia Ravera presentava il suo
“In fondo a sinistra…” nel quale usa il format della fiction per raccontare
la cronaca degli ultimi 4 anni e far passare i suoi messaggi allo scopo di
demolire e demonizzare l’operato di Berlusconi e del suo governo. Nando
Dalla Chiesa invece mostrava il suo “La fantastica storia di Silvio Berlusconi”
di cui la chiacchierata di copertina ci descrive il contenuto come “Una storia
fantastica. Una storia verosimile. Una storia vera. Un genere narrativo adeguato
ai tempi che viviamo. In cui ciò che sembra impossibile e pazzesco
accade davvero; e ciò che è realmente accaduto viene dimenticato,
annullato d'imperio”. Non abbiamo dubbi che ciò che Dalla Chiesa
trova fantastico, noi troveremmo vero. E ciò che per lui è
vero, per noi sarebbe pura fantasia.
Un altro duo, Marco Travaglio e Saverio Lodato, ha presentato il loro libro
scritto a quattro mani, “Gli intoccabili”. Dall’introduzione: “Fino
ad Andreotti, lo Stato conviveva con la mafia. Oggi, con i Berlusconi e i
Dell’Utri al potere, dei quali anche questo libro dimostra inoppugnabilmente
i legami con la mafia, è peggio di prima, peggio di sempre: dalla
convivenza siamo passati all’alleanza”. Per sentire questo veleno non
bastava una delle sale normali. La presenza di Michele Santoro ha destinato
questa conferenza all’Auditorio!
Per la presentazione del libro, “L’ombra del potere” si sono prestati Giancarlo
Caselli, Franz Grande Stevens e Marco Travaglio, oltre all’autore, David
Lane e l’editore Giuseppe Laterza. David Lane è il giornalista
dell’Economist che ha scritto quel famoso articolo con il titolo lapidario
in copertina: “Perché Berlusconi è inadatto a guidare
l’Italia”. Lane ha raccontato al pubblico che prima di scrivere quell’articolo,
non si era mai occupato di giustizia, ma solo di argomenti economici.
Ha dovuto andare a scuola per cambiare l’indirizzo della sua penna.
Lui sembra in buona fede. Peccato che abbia scelto di frequentare la
scuola dei cattivi maestri.
Anche una conferenza dal titolo più innocuo, “Le regole del gioco.
Modificare la costituzione?” serviva per buttare fango sul governo e la maggioranza
parlamentare. Nel presentare il mattone di un libro intitolato “Costituzione.
Una riforma sbagliata” il giudice della Corte Costituzionale Gustavo
Zagrebelsky non ci ha risparmiato il suo debordante disprezzo per la
riforma in corso in parlamento.
Intendiamoci, non è che tutte le conferenze della fiera siano state
sequestrate dalla sinistra. C’erano anche, per esempio, due bellissime
conferenze organizzate dal Centro Pannunzio, una per il centenario della
nascita di Mario Soldati e l’altra per il bicentenario della nascita di Tocqueville.
Ma tutte quelle di sinistra avevano un’agenda demolitrice e avrebbero offerto
mille occasioni per cause di diffamazione. Ma noi non facciamo le cause.
Crediamo nel free speech e lasciamo correre le male lingue. Loro invece
fanno buon uso della “loro” magistratura.
C’era appunto alla fiera una delle loro vittime di quel buon uso, Vittorio
Sgarbi, un uomo sprecato alla nostra causa. Non parlava tanto di politica,
se non di striscio, ma presentava un suo libro sulle parole che dipingono
immagini nella nostra mente. Che parli di pittura e parole è
piacevole. Che non parli più di politica è un peccato.
Le loro toghe hanno tappato una bocca geniale solo perché dice troppe
verità e con troppe parolacce!
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