Italian Perspectives                                     
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

Mussolini’s “open primary” e i suoi “raiders” del centrosinistra, Ragion Politica, 2 aprile 2005

Grazie al Consiglio di Stato la Mussolini parteciperà alle prossime elezioni regionali contribuendo ad una divisione delle forze del centrodestra.  Potrebbe sorprendere, ma cose simili succedono anche negli Stati Uniti.  Non tanto le firme false, quanto la firma (voto) dell’avversario che porta acqua al mulino del più debole

Si chiamano open primaries (elezioni primarie aperte) da non confondersi con le closed primaries (elezioni primarie chiuse) che sono riservate agli elettori registrati dei partiti e che sono da anni un argomento molto dibattuto negli Stati Uniti. 

Open primaries or closed primaries: questo è il dilemma.  Se non sia più nobile verso la democrazia che qualunque cittadino possa votare per un candidato di qualunque partito.  O se non sia più giusto che le primaries siano limitati alle persone che hanno antecedentemente registrato la loro affiliazione con un partito.

I sostenitori della open primary argomentano che un cittadino non dovrebbe essere obbligato a rivelare la sua affiliazione e che ognuno dovrebbe avere l’occasione di votare nella primaria che ritiene più significativa.  Secondo loro, è anche ingiusto escludere gli indipendenti dalla procedura nominativa.

Chi tifa invece per la closed primary sono coloro che promuovano partiti uniti e disciplinati.  Il loro argomento più convincente è il timore che i sostenitori del partito opposto possano fare un “raid” (assalto) alla primaria dell’altro partito con lo scopo di far nominare un candidato debole che sarà meno competitivo nel confronto finale con il loro candidato.  Ecco, più o meno quello che ha fatto il centrosinistra mettendo le firme per la Mussolini diminuendo le chances di Storace.

Negli Stati Uniti, però, tutto ciò è legale, istituzionalizzato, deciso Stato per Stato come vuole un governo autenticamente federale. E visto che sono proprio i politici con i loro orientamenti a scrivere le leggi elettorali, la stragrande maggioranza degli Stati impiega il sistema chiuso. Venti Stati adoperano il sistema aperto.  Metà di essi richiedono una dichiarazione pubblica di affiliazione al partito.  L’altra metà permetta una semplice dichiarazione privata. 

Le firme del centrosinistra in favore della Mussolini, invece, non sono frutto di una legge desiderosa di democrazia, ma piuttosto l’ennesimo espediente di una sinistra sempre disposta a qualunque inganno pur di arrivare al potere.


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