Italian Perspectives                                    
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

Italians do it better,  (L'indipendente, 25 maggio 2004)
 
Gli italiani lo fanno meglio.  Così stava lo scritto sulle T-shirt molto di moda qualche tempo fa.  Il “it” o “lo” stava per l’amore.   Secondo la mia modesta opinione e anche quella di tante altre donne straniere che ho conosciuto nei tanti anni che sto in Italia, il mito del “Latin Lover” è proprio quello:  un mito.  Più che un addetto all’atto dell’amore, a perlustrare ed esplorare il corpo e la sensualità femminile, il maschio italiano ci teneva a dimostrarsi un gran conoscitore della conquista.  C’è anche chi mi ha detto che una volta stabilito che una donna “ci stava” era poi lui che non ci stava più.  Oramai il gioco era concluso:  appunto quello della conquista non quello dell’amore.  Adesso, secondo me, non ci sono neanche quelli.  Per trovare un corteggiatore coi fiocchi bisogna rivolgersi alla generazione dei nostri padri, poi magari scopri, con sorpresa, che non sanno solo corteggiarti!  In ogni modo Fabrizio Quattrocchi ha dato un nuovo significato a quelle parole.  Dicendo “Vi faccio vedere come muore un italiano”, diceva “Italians do it better!”  Probabilmente anche nella vita e nell’amore come nella morte Fabrizio era l’eccezione alla regola. Immagino che farà scandalo questo mio intervento per l’accostamento di un argomento “frivolo” alla morte.  Ma nella vita le uniche cose che contano sono:  il saper vivere, il saper amare, e il saper morire.  E credo che Fabrizio queste cose le sapeva fare.  Il resto sono chiacchiere.  


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