L’Opinione delle Libertà, Edizione 131 del 27-06-2008
“Unity Tour”
Obillary cerca di
riunire la sinistra
di Sandra Giovanna Giacomazzi
Oggi il senatore
dell’Illinois Barack Obama e la senatrice di New York, Hillary Clinton,
iniziano un “Unity Tour” per cercare di unire il partito e calmare le
anime
riscaldate in entrambi i campi dopo la difficile campagna che hanno
combattuto
l’uno contro l’altra. E’ una mossa studiata su misura guardando in
faccia la
realtà. Ad un incontro democratico nello stato di Michigan la
settimana scorsa,
quando la governatrice Jennifer Granholm ha cercato di incoraggiare lo
spostamento dei sostenitori della Clinton verso Obama, le proteste si
sono
fatte sentire in modo piuttosto forte ed imbarazzante. Quando, poi, ha
preso la
parola Obama e ha cominciato un discorso lungo pieno di lodi per la
senatrice
Clinton, sono stati i sostenitori di Obama a rumoreggiare. Non aiuta il
fatto
che Patti Solia Doyle sia stata nominata capo del personale incaricato
a
cercare un candidato per la vicepresidenza. Doyle è l’ex manager
della campagna
della Clinton, licenziata perché considerata colpevole
dell’iniziale strategia
sbagliata della campagna. La nomina viene interpretata come un chiaro
segnale
che non sarà Hillary la prescelta per quell’incarico. Secondo
l’ultimo
sondaggio fatto dal Washington Post/ABC News, un quarto dell’elettorato
della
Clinton mantiene l’intenzione di votare per il candidato Repubblicano,
John
McCain. L’unità del partito è più facile da dire
che da fare.
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