Italian Perspectives                                         
by S. Giovanna Giacomazzi 

Susan Sontag:  Ebrea? Americana?  No thanks.  Sono una ricca borghese.

Nell’intervista sulle Pagine di Cultura del Corriere di sabato Susan Sontag ha dichiarato il suo rifiuto ad un attaccamento al clan ed ad un sentimento tribale, sia per quanto riguarda il suo essere ebrea, sia per ciò che concerne il suo essere americana.  Ha poi rivelato di non gradire due autori anche essi ebrei ed americani quali Saul Bellow and Philip Roth.  Li criticava trovando il pretesto nella loro provenienza da famiglie di emigranti poveri, mentre lei invece viene da una famiglia di ricchi borghesi.  Otre alla sfacciataggine di un snobismo del quale forse neanche si rende conto, sarà proprio lì il nocciolo che spiega l’autolesionismo dell’Occidente a partire da Marx?  I figli viziati ed annoiati dei ricchi borghesi avranno inventato risposte masochiste, per scagionarsi dal senso di colpa che provano per la loro posizione di privilegio?  Risposte come la dittatura del proletariato, la correttezza politica, e la multiculturalità con le quali anziché migliorare i difetti dell’Occidente, hanno contribuito e continuano a contribuire alla distruzione di ciò c’è di meglio nella nostra civiltà?

Editors interested in subscribing to this syndicated column may request information by sending an e-mail to:



Editors interested in subscribing to this syndicated column may request information by sending an e-mail to:

giogia@giogia.com                                                     Ritornare alla lista