L’Opinione delle
Libertà, Edizione 239 del 03-11-2007
Federalismo e democrazia
Gli Stati
americani sono in gara per le primarie
E’ dalla
primavera scorsa che gli Stati dell’America stanno giocando a
“leapfrog”, o
“alla cavallina”, per superarsi ed arrivare primi sul calendario
dell’appuntamento per le elezioni primarie. Salvo ulteriori imprevisti,
per la
prima volta nella storia delle primarie americane, la gara per la
presidenza
dovrebbe cominciare subito dopo capodanno.
A fine aprile, la
Florida ha annunciato che aveva intenzione di svolgere le sue
il 29 gennaio, il che costringeva il New Hampshire ad anticipare
ulteriormente
la sua data al 22 e con sé anche le “caucuses” dell’Iowa sempre
otto giorni
prima. Poi in agosto, il South Carolina ha dichiarato che avrebbe
preteso di
mantenere la sua posizione di “primo Stato a votare nel Sud” saltando
la
Florida e fissando la sua data al 19 gennaio, obbligando il New
Hampshire a
ripensare di nuovo la sua e scatenando una reazione a catena negli
altri Stati.
A fine agosto, il Michigan ha annunciato che la sua data sarebbe il 15
gennaio.
Dato che non si poteva pensare di svolgere le primarie durante le
festività
natalizie si prevedeva di doverle svolgere prima: all’inizio o
metà dicembre.
Ma neanche quella era una soluzione ideale. Si sa bene quanto lo stress
aumenti
con l’avvicinarsi delle festività!
La settimana
scorsa l’Iowa ha annunciato che era disposto a programmare le sue
“caucuses” il
3 di gennaio, appena in tempo per smaltire le sbronze dei brindisi! Il
più
grande giornale del New Hampshire, “The Union Leader”, ha suggerito che
la
mossa dell’Iowa dava lo spazio al New Hampshire di programmare le sue
per
l’otto di gennaio. Se sarà così o no, William Gardner, il
Segretario di Stato,
non è disposto a dirlo. Secondo lui, i residenti del New
Hampshire sono abituati
ad essere chiamati alle urne all’ultimo momento e lui non ha intenzione
di dare
l’occasione agli Stati indisciplinati di fare un altro “leap” di
sorpasso.
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