La strana copia Spinelli-Pannella (L'Opinione, 20 novembre 2002)
Meno male che ci sono i radicali! È così il titolo del pezzo che da tempo intendo scrivere sui radicali e le loro sacrosante battaglie che combattono da sempre per tutti noi. Così pensavo quando sono andata al loro congresso a Roma nel mese di luglio. Così credevo quest’undici settembre quando solo loro hanno proposto una manifestazione in piazza per commemorare il tragico giorno in cui il mio Paese fu colpito. Così intendevo fare durante i giorni dell’occupazione di Firenze, lodando la loro idea geniale di fare un Pro-Global Forum in contemporanea con quello dei No-Global.
Ma sarà mai possibile? Ogni volta mi guastano il titolo, l’articolo e la festa. A luglio perché, anziché discutere dei contenuti ambiziosi dello slogan dello striscione del congresso, “le riforme americane delle istituzioni, dell’economia e della giustizia”, il congresso è stato sequestrato dal digiuno estremo di Marco Pannella e dai bollettini sullo stato della sua salute. L’undici settembre perché sembravano più interessati a far sapere ai media che appunto solo loro erano in piazza e perché hanno avuto il cattivo gusto di voler manifestare davanti alla moschea di Roma coi cartelloni con la scritta “Siamo tutti islamici”.
Questa volta ero sicura di non essere delusa. Tre giorni ricchissimi di contenuti in contrasto coi non-contenuti e gli slogan vacui delle piazze e dei cortei dei no-global. In diretta su Radio Radicale si è potuto seguire il contro-Forum organizzato dai radicali toscani e presidiato dal loro segretario nazionale, Daniele Capezzone. Ricco di contenuti, in difesa dei valori democratici e liberali contrapposti a chi critica solo gli Stati Uniti e l’Occidente e difende terroristi e dittatori, c’erano gli interventi di personaggi della carta stampata come il direttore dell’Opinione Arturo Diaconale e quello dell’Giornale, Maurizio Belpietro. In antitesi alla politica protezionista dell’Unione Europea promossa da gente come il francese Bové, che pretende di avere la botte piena e la moglie ubriaca, cioè lamentandosi dell’esclusione dai mercati mondiali dei paesi in via di sviluppo, ma pretendendo la protezione e sovvenzione dei mercati locali europei, abbiamo potuto sentire le parole sagge di economisti come Enrico Cisnetto, editorialista di Panorama e de Il Messaggero e Professor Secondo Tarditi, docente di economica agraria all’università di Siena e collaboratore del Financial Times.
E allora? Cos’è che è andato storto? Perché non ho potuto scrivere l’articolo che avevo in mente? Chi mi ha rovinato l’elogio? Chi poteva essere, se non Marco Pannella, in collegamento diretto da Bruxelles, che ignora i contenuti del forum e ne spara una delle sue. Prima sbrodola tutt’uno sproloquio osannando Barbara Spinelli per il suo intervenuto su La Stampa. Innanzi tutto per il suo attacco “colta” ad Oriana Fallaci. Già questo mi manda in bestia. Guai a chi me la tocca, la mia Oriana, con la sua voce vorace e visionaria, che ha capito e che urla ai quattro venti i pericoli che stiamo correndo mentre tutti fanno il balletto della correttezza politica di “questo non si dice e così non si fa”. Poi che la Spinelli lo faccia in modo “soft” con tanti girotondi di tante parole, lo trovo ancora più disdicevole di chi la critica, punto e basta. Poi Marco plaude Barbara per ciò che scrive sulla Cecenia e di nuovo mi dà sui nervi. Sì, so già come la pensano loro su questi argomenti. So già che non lo penso come loro. E allora perché mi agito tanto? Intanto perché non so che cavolo c’entra coi temi del Forum Pro-Global che interrompe. E perché, Marco, quando parte per queste tangenti non conosce limiti. E così lo sento citare con convinzione, condividendo il contenuto, una domanda ipotetica del fondo di Spinelli: “Come avremmo chiamato l’ebreo che per denunciare l’esistenza dei Lager avesse preso in ostaggio gli spettatori di un teatro nella Germania nazista?” Insomma, avete capito la diavoleria della domanda? Come se fosse un’ipotesi plausibile. Come se noi col senno del poi e della fine che fecero gli ebrei, avremmo capito ed applaudito. Ma gli ebrei non fecero niente di simile. Sono proprio queste le cose per le quali la civiltà si distingue.
Non bastavano i tedeschi che facevano l’equazione Bush uguale a Hitler. Adesso arrivano la strana coppia Spinelli/Pannella che fanno un triangolo mettendoci anche Putin. Manca solo Casarini per completare un bel quadro quadrato con Berlusconi, nel caso che l’Italia appoggiasse gli Stati Uniti in un’eventuale attacco all’Iraq.
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