Italian Perspectives                                                
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

Sky, il nuovo ostaggio della sinistra  (L'Opinione, 23 settembre 2003)

Grazie a Dio, per l’11 settembre non ero in Italia.  Appena rientrata dagli Stati Uniti, mi hanno spedito a Dublino a sostituire una collega a cui era morto il marito, e io sono andata a badare ad un gruppo dei nostri ragazzi che facevano un corso d’inglese in Irlanda.  Dico il mio “grazie a Dio” laico, perché mi hanno informato che in Italia c’è stata la solita retorica e così mi sono evitata un rientro d’urto con il solito cattivo sangue.

In ogni modo, per conto terzi ho saputo che il tanto atteso Sky di Murdoch ha esordito con una trasmissione sull’11/9 con uno degli scagnozzi di Santoro.  E ha avuto la faccia tosta di chiamare la trasmissione “Controcorrente”!  Gi invitati:  Fausto Bertinotti, in studio e Gore Vidal in diretta, chiari esemplari di portavoci in perfetta rappresentanza dell’italiano e americano medio, e Giuliano Ferrara in diretta da New York, a cui toglievano ininterrottamente la parola.  Vigliacchi!  Se fosse stato in studio, voglio vedere!  Li avrebbe sbranati tutti.

Così non ho dovuto sopportare, se non in differita, il conduttore seguace di Santoro che pronunciava con voce ansiogena e commossa che dall’inaugurazione del Patriot Act, non c’è più libertà nel mio Paese, che chiunque può essere imprigionato senza processo, chiedendo poi conferma a Bertinotti, (lui sì che ne sa) il quale dichiara che Bush è esattamente tale quale per barbarie a Bin Laden.

Per non parlare delle lacrime spremute per i poveri prigionieri abusati e vessati fisicamente a Guantanamo dai veri barbari che li tengono in gabbia senza processo.   Cari, poveri ragazzi colpevoli solo di avere la barba e il turbante.

Ferrara, che tenta di dire la sua, viene invece azzittito dai sbraiti degli altri, “C’è la tortura negli Stati Uniti!”  “Sono barbari!”  “Sono pazzi!”  “Non si può dire che è un Paese civile!”  Così urlano l’uno sopra l’altro.  E appena Ferrara riesce a fare breccia fra gli urli, il conduttore interrompe a mo di Santoro dicendo: Beh sentiamo l’opinione di un americano vero, Gore Vidal, il quale dice che il danno degli attentati delle torri non sono stati nulla in confronto alla strage di legalità commessa dall’amministrazione Bush.  E lì bisogna dire che Vidal si trovava in perfetta sintonia con Osama Bin Laden che era appena uscito dalle sue caverne e che durante le sue passeggiate nelle montagne dell’Afghanistan, confermava anche lui, che gli attentati delle torri non sono niente in confronto a ciò che ci aspetta in futuro.

A Dublino, il giorno prima dell’11 settembre il quotidiano, Irish Independent ha fatto un servizio che occupava mezza pagina con la foto di un gigantesco poster che era esposto in un quatiere di Londra.  “I magnifici 19” era lo slogan scritto grande e grosso.  Fungevano da cornice 19 fotografie di ogniuno dei terroristi che sono stati i responsabili della tragedia che fu l’11 settembre.  Il poster, sponsorizzato dal gruppo islamico, Al-Muhajiroun, annunciava un incontro da svolgersi l’11 settembre per chi volesse seguire l’esempio degli “eroi” dell’11/9/2001.   Mi dicono che nessun giornale italiano ha riprodotto quest’immagine o parlato dell’evento.



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