L’Opinione delle Libertà, Edizione 243 del 08-11-2007
Scalfari e Amato lo leggano
Si consiglia
Hobbes
“Nessuno di noi
poteva prevedere che la slavina diventasse valanga, che il torrentello
si
trasformasse in un fiume di centinaia di migliaia e poi di milioni di
persone,
intere popolazioni in movimento all'interno stesso dell'Europa”. Sono
queste le
parole di “verità” pronunciate dal ministro Giuliano Amato “con
lodevole
onestà”, secondo il giudizio di Eugenio Scalfari.
Ma anche se Amato
non ha avuto quest’intuito, non ci può dire di non aver
notato ciò che è successo nel frattempo. Quante centinaia
di migliaia di
persone hanno varcato le frontiere dell’Est, e, seguendo il loro
precedente,
quante altre sono sbarcate sulle nostre coste dalle altre sponde del
mar
Mediterraneo. Non ha notato che le isole pedonali nelle nostre
città sono
diventate “non certo pedonabili” per quanto sono tappezzate di merci
vendute
dagli immigrati, a scapito dei commercianti ai quali fanno una
concorrenza
sleale visto che non pagano né affitto, né licenze,
né tasse? Non conosce le
statistiche sugli scippi, sulle ville svaligiate, sulle donne
violentate, sulle
percentuali di detenuti stranieri indultati? Ma vive nella stessa
Italia dove
viviamo tutti noi? La Bossi-Fini a che cosa doveva servire, secondo
lui, era
fatta per essere brutti cattivi, visto che lui è tanto bravo e
buonista?
Vuole difendersi
dicendo che con quell’uscita si riferiva solo a quest’ultima ondata di
Rom che
hanno potuto entrare in Italia grazie all’ingresso della Romania e
della
Bulgaria nell’Unione Europea? Gli sarebbe bastato ascoltare l’allarme
lanciato
dalla Caritas che ammoniva “Prepariamoci ad accogliere un’ondata di 60
mila
arrivi, perché la situazione economica in Romania è
veramente disastrosa”. Se
preferiva una fonte più laica poteva rivolgersi all’Istituto di
Studi sulla
Multietnicità con le sue stime ben superiori. Basandosi su dati
riguardanti la
disoccupazione romena e il numero di giovani che stavano per entrare in
età
lavorativa, il Professor Giancarlo Blandiardo dell’Università di
Milano aveva
previsto 105 mila nuovi arrivi all’anno.
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