Italian Perspectives                                     
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

Scuola e scioperi (Sull’Opinione, 26 marzo 2003)

Giovedì scorso i ragazzi hanno scioperato per passare la giornata in piazza a manifestare contro la guerra appena cominciata. Venerdì, hanno occupato la scuola con un’assemblea maratona approfittando di un’interpretazione di una circolare mandata dall’assessore all’istruzione per la Provincia di Torino, Gianni Oliva, a tutte le scuole della Provincia, che invitava la scuola a “fermarsi” quando il bombardamento sarebbe iniziato.  Lunedì hanno scioperato i professori contro la riforma Moratti e contro la guerra.  Dal rientro delle vacanze natalizie all’inizio di gennaio, dopo due settimane di lezioni c’è stata una settimana d’autogestione.  Dopo ancora qualche settimana di lezioni, si è svolta “la settimana di sospensione delle lezioni”: chi faceva la settimana bianca organizzata dalla scuola, chi faceva corsi di ricupero, chi faceva una settimana di vacanza.  Fra poco iniziano le gite e gli scambi all’estero. Subito dopo, c’è Pasqua.  Tornati per un mesetto ed è finito l’anno cosiddetto scolastico.  Ma di “scuola” durante l’anno, quanto si è fatto?  Altro che riforma Moratti! Avranno ragione gli anarco-capitalisti:  andrebbe privatizzato l’intero settore pubblico a cominciare proprio con la scuola!



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