L’Opinione delle Libertà, Edizione 294 del 30-12-2005
Quella buffonata dello sciopero italiano
di Sandra Giovanna Giacomazzi
In un Paese serio non si sciopera. Se non piacciono le condizioni del proprio lavoro o si cerca di cambiare quelle condizioni o si cambia lavoro. Non si trascina nel proprio disagio il resto della cittadinanza, che non c’entra niente. Non si bloccano la produzione, i trasporti, i servizi creando danno non solo al Pil, ma ad ogni cittadino. Ma qualora si decida, eccezionalmente, di scioperare, si deve scioperare sul serio. Non per qualche ora della giornata, ma ad oltranza. Per giorni, settimane, mesi. Se la situazione è davvero insostenibile e non solo un pretesto politico per bloccare il Paese. E non lo si fa di venerdì, allungando il weekend per se stessi e per tutti coloro che devono rinunciare al lavoro o allo studio per un giorno.
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