L’Opinione delle Libertà, Edizione 275 del 21-12-2006
Gli scarsi risultati di un grande comunicatore
Luca Ricolfi su
La Stampa smentisce la teoria secondo la quale il crollo di consensi e
i “ben
più tangibili fischi di operai, giovani, ricercatori e comuni
cittadini”
sarebbe il risultato di un’incapacità di Prodi a comunicare con
l’opinione
pubblica. Anzi afferma che se un italiano su tre è ancora
disposto a dare il
proprio voto al centrosinistra, nonostante tutte le promesse non
mantenute e
benché siano stati “presi per il cuneo”, è per la sua
bravura ed efficacia
nella comunicazione “basata sulla più classica delle strategie
di difesa degli
eserciti allo sbando: facite ‘ammuina”. Talmente efficace che una parte
dell’opinione pubblica rimane convinta “che il ritardo delle riforme
sia dovuto
(solo) all’eredità di Berlusconi e non (soprattutto) alla
mancanza di coraggio
di Prodi”.
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