Italian Perspectives                                                              
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

L’Opinione delle Libertà, Edizione 223 del 18-10-2006

Anche il professore francese è minacciato dagli integralisti e denigrato dai radical-chic

Redeker, scomodo erede della Fallaci

di Sandra Giovanna Giacomazzi

In seguito alla morte di Oriana Fallaci avevamo denunciato il vuoto che la sua scomparsa avrebbe lasciato in chi ha a cuore l’Occidente e la difesa dei suoi valori. Avevamo anche scherzosamente auspicato che, come in quei film americani dove i morti tornano in terra per saldare qualche conto in sospeso, lei dall’altro mondo potesse scegliere qualche penna di questo mondo per perpetuare la sua missione. Pare che l’abbia fatto con Robert Redeker, il professore di filosofia francese che, da quando ha pubblicato un articolo su “Le Figaro”, è costretto a vivere nascosto per via delle multiple minacce di fatwa.

Nell’articolo incriminato, Redeker ha difeso il Papa, ha osato confrontare l’amore predicato da Gesù con l’odio predicato da Maometto, ha criticato l’Occidente che non sa difendere i suoi valori, e ha denunciato come l’Islam si presenta “esattamente come il defunto comunismo, come alternativa al mondo occidentale” e pretende di “conquistare gli animi” giocando su fattori emotivi, ostentando “una legittimità che turba la coscienza occidentale” ponendosi come “la voce dei poveri di tutto il mondo”.

Forse è proprio quest’ultima denuncia la causa delle tiepide difese di Redeker, quando va bene, da parte della nostra intellighenzia di sinistra. Come si spiega, se no, l’impostazione di un articolo non firmato pubblicato su “Il Foglio” che a lettura distratta, potrebbe sembrare una difesa di Redeker, ma che in effetti è tutt’altro. Proprio su “Il Foglio”, il giornale che per primo ha fatto conoscere il caso Redeker ai lettori italiani e quello che ne ha dato più risalto.

Nell’articolo pubblicato il 6/10/2006, il giorno prima che “Il Foglio” rendesse un servizio ai suoi lettori pubblicando una traduzione dell’articolo originale di Redeker, il giornalista riporta i commenti fatti da terzi, tutti islamici di un certo rango che esprimevano il loro disaccordo per la fatwa, ma comunicano anche il loro dissenso per ciò che ha scritto Redeker definendolo “volgare”, “inaccettabile”, “approssimativo”, “odioso e razzista”. Scegliere commenti di una tale ambiguità potrebbe essere casuale, ma quando si arriva alle osservazioni del Signor Giornalista Sconosciuto del Foglio, l’ostilità verso la persona Redeker è evidente.

Rivela che Redeker rappresenta “il puro prodotto di quello straordinario vettore di ascesa e promozione sociale che in Francia è la scuola e la cultura”, che è “figlio di contadini”, “cresciuto di stenti in una misera fattoria” e che quindi porta “l’imprinting del paria, dell’umiliato sociale”, che però “a furia di libri, di studi e di letture, trova la via del riscatto e riesce a crearsi un posto al sole”, passando dai campi e dai concimi all’esame di abilitazione e all’insegnamento di filosofia in un liceo; che però non gli basta, muore dalla voglia di “farsi un nome e una reputazione nella sfera dell’alta cultura, lanciandosi nel ‘débat d’idées’ da battitore libero di riviste prestigiose”.

Alle nostre orecchie le parole del giornalista risuonano di quel pregiudizio classista che dimostra l’ipocrisia infinita di cui la sinistra è strapiena. Predicano l’uguaglianza, la scuola uguale per tutti, ma guai a chi, attraverso quella scuola, riesce a realizzarsi in quei mondi che in verità considerano di loro esclusiva pertinenza. Peggio ancora se poi osano predicare contro la loro fede. Quindi sminuiscono e denigrano il lavoro di chi ha più talento e più coraggio di loro, nonostante sia partito nella vita con meno carte.

Nulla nell’articolo è più eloquente dell’ultima frase. Secondo il giornalista, i nemici di Redeker “che lo guardano dall’alto in basso anziché difenderlo, citano George Bernard Shaw: ‘Il martirio è il modo migliore per arrivare alla notorietà senza alcun merito particolare’”. Ci sembra palese che l’autore dell’articolo sia anche lui uno di loro.


Editors interested in subscribing to this syndicated column may request information by sending an e-mail to:

giogia@giogia.com                             Ritornare alla lista