Italian Perspectives                             
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

Quei ragazzi americani che liberato l’Iraq…   (L’Opinione, 10 aprile 2003)

Professoressa Giacomazzi, le scrivo in merito alla guerra, iniziata da non appena due giorni fa. Il giorno dopo l'annuncio dello scoppio della guerra, il nostro liceo è sceso in piazza insieme ad altre migliaia di persone di Torino e milioni in tutta Italia e nel Mondo. Purtroppo ho dovuto, per l'ennesima volta, rifiutare di parteciparvi perché la considero una cosa abbastanza inutile. La guerra è iniziata e né l'Europa né il Mondo intero potrà far cambiare idea a Bush e a Saddam. Proprio questi due si sono appropriati della decisione di mettere in gioco la vita di migliaia, se non milioni, di persone innocenti. Hanno fatto da arbitri per decidere la sorte di intere nazioni. Né l'opposizione nostra né quella di intere popolazioni potranno far cambiare idea a quello che gli americani chiamano Presidente. Ma c'è di più: tutti noi potremmo fare manifestazioni su manifestazioni senza poter cambiare quello che ormai è stato deciso. Non posso che finire col dire che l'incubo è reale: la guerra è iniziata e non finirà finché Bush o Saddam decideranno altrimenti. Grazie per l'attenzione prestatami e vorrei una sua risposta al più presto. Alla prossima lezione,  Firmato

Al mio studente:  Credo che tu sia molto saggio a capire che le manifestazioni di piazza non servono e che per gli studenti vuol dire togliere ore preziose allo studio, tempo che presto non potranno più ricuperare.  Poi è solo studiando, soprattutto la storia, che si può capire senza preconcetti e faziosità ciò che sta succedendo nel mondo. Non concordo invece con il tuo mettere sullo stesso piano Bush e Saddam e evidentemente non condividono il tuo parere neanche gli iracheni.  Cinque minuti fa ho visto due servizi sulla CNN:  Soldati iracheni che hanno camminato 100 kilometri per potersi arrendere.  Dicono "Bush is good.  Bush is good."   L’altro: ai campi per i rifugiati il personale delle organizzazioni umanitari racconta che arrivano dicendo che non hanno paura delle bombe americane, ma di Saddam che li usa come scudi umani mettendo materiale bellico, per attrarre le bombe americane, intorno alle loro città e villaggi ed armi chimiche per fare una strage che metterebbe le loro morti sulla coscienza degli americani!  La CNN non ti convince?  È di parte?  Allora guarda le fotografie su La Repubblica di stamattina.  Soldati iracheni che si arrendono abbracciando e baciando i soldati americani, chiedendo loro come mai ci hanno messo così tanto, dicendo che è tanto che li aspettavano !  Se guardi i reportage in televisione vedrai come gli americani hanno investito miliardi in armi che riescono a colpire con una precisione che nessuno ha mai sognato possibile.  È evidente, anche dai racconti dei reporter con sono soliti ad giudicare di buon occhio gli americani, che si sta facendo sforzi immani per non distruggere infrastruttura o uccidere né civili né soldati.   Saddam invece brucia i pozzi e usa il suo popolo come scudo.  Vedi tu se sono da mettere sullo stesso piano.  Approfondiremo in classe.  Ti auguro una buona domenica.
 



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