Prodi, come i personaggi di Pirandello, L’Opinione della Libertà, 7 ottobre 2005
L’altro giorno su Radio Radicale ho sentito la replica di un convegno nel quale Romano Prodi sproloquiava sui meriti e sull’essenzialità dei partiti per la democrazia. Niente da ridire. Il nome stesso “partito” deriva dalla parola “parte”, definendoli come associazioni che dovrebbero, appunto, rappresentare una parte della popolazione. Sembrava, però, che Prodi volesse giustificare la moltiplicazione esponenziale dei partiti da quando, in un referendum ben dodici anni fa, il popolo italiano ha espresso, invece, il desiderio per il contrario. In ogni modo, mentre ascoltavo non potevo non chiedermi: “Con tutta la scelta che c’è, come mai un uomo politico come Prodi continua a girare in cerca di un partito, come i personaggi di Pirandello in cerca di un autore?
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