Italian Perspectives                                                              
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

L’Opinione delle Libertà, Edizione 18 del 26-01-2008

Oggi Hillary Clinton e Barack Obama si sfidano nella South Carolina, stato conservatore

Votano i “sudisti” democratici

Il 50% degli elettori democratici sono neri. Le afro-americane sono divise sui candidati di punta. Vincerà Obama?

di Sandra Giovanna Giacomazzi

Oggi si svolgono le primarie democratiche nello stato di South Carolina una settimana dopo quelle repubblicane. Le date sono diverse perché nel South Carolina non è lo stato a condurre e finanziare le primarie ma i partiti locali, quindi ognuno decide per sé. La settimana scorsa l’elettorato ha regalato una vittoria imprevedibile al senatore dell’Arizona, John McCain. I risultati del voto di oggi sono altrettanto imprevedibili.

Circa il 50% dei democratici registrati nello stato di South Carolina sono afro-americani. Le primarie di oggi sono le prime a testare le preferenze di questo gruppo e non è chiaro quale dei due candidati preferiti prevalerà: il primo candidato afroamericano ad essere un serio candidato o una donna con un nome di famiglia che è sempre stato popolare fra i neri del Sud. La maggioranza degli elettori indecisi sono proprio donne afro-americane che si trovano a dover scegliere fra un uomo nero o una donna bianca, una scelta allegra ma difficile. Non bisogna dimenticare, però, che se metà dell’elettorato registrato è nera, l’altra metà è bianca.

Il Senatore dell’Illinois Barack Obama è in testa nei sondaggi e ha anche dimostrato di poter trascendere la questione razziale guadagnando voti in stati prevalentemente bianchi come nell’Iowa dove ha vinto e in New Hampshire dove ha finito con un secondo posto molto vicino alla senatrice di New York, Hillary Clinton. Da parte sua, la Clinton ha vinto le ultime due gare, nel New Hampshire l’8 di gennaio e nel Nevada il 19, ma in quest’ultimo ha conquistato solo il 20% del voto nero. L’ex senatore del North Carolina, John Edwards, è ancora in gara sebbene non abbia ancora avuto la fortuna di una vittoria. Edwards è nato in South Carolina e ha vinto le primarie in questo stato nel 2004, le uniche che ha vinto, ma i sondaggi locali non sono a suo favore questa volta.

Per quanto riguarda gli “issues” per l’elettorato democratico di questo stato l’economia è al primo posto. La disoccupazione è al 6,6%, la terza più alta di tutti gli Stati Uniti. Il corridoio Nord Ovest dello stato ospita diverse compagnie high-tech di successo e alcune aziende tedesche fra cui la BMW. Ma le altre zone dello stato soffrono da anni un’emorragia dei posti di lavoro nel settore tessile.La guerra in Iraq e la sanità sono anche argomenti che preoccupano.

Non bisogna sottovalutare l’importanza di una vittoria in questo “early state”, stato che vota tradizionalmente presto sul calendario, “first in the South”, primo nel Sud. Il dibattito svoltosi lunedì scorso, proprio il giorno dedicato alla memoria di Dr. Martin Luther King, Jr., è stato insolitamente acrimonioso, con Clinton e Obama che si accusavano vicendevolmente di aver deliberatamente e ripetutamente distorto la verità per guadagnarsi un vantaggio politico. Tuttavia, nelle elezioni presidenziali generali, il South Carolina è tradizionalmente Repubblicano. L’ultima volta che lo stato è andato ad un Democratico fu nel 1976 quando lo prese Jimmy Carter, che poi vinse anche la presidenza.


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