Italian Perspectives                                                              
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

L'Opinione delle Libertà, Edizione 73 del 15-04-2008

Il presidente? meglio nero che donna. ma “Condi” è la sintesi perfetta, parola della Cnn

Obama batte Hillary, Rice batte tutti

di Sandra Giovanna Giacomazzi

I candidati democratici stanno raccogliendo fondi da capogiro per le loro campagne elettorali ma tanti si chiedeno se tutti questi soldi serviranno a vincere la gara finale, e se gli americani siano veramente pronti ad eleggere un presidente nero o un presidente donna. Per quanto riguarda un presidente di colore, secondo “il sondaggio dei sondaggi” raccolto dalla Cnn, il 76% di tutti gli americani dicono di sì. Gli americani di colore sono più scettici a questo proposito, sono solo il 69%, contro il 78% dei bianchi.

Ma le cifre sono molto cambiate dopo che il voto nell’Iowa ha dimostrato che un candidato nero poteva vincere in uno stato quasi completamente bianco. Nel dicembre del 2006, solo il 54% lo credevano possibile, nel gennaio del 2008 il 61%, adesso il 69%. Barack Obama è il primo candidato afroamericano che non proviene dal movimento per i diritti civili. Gli argomenti razziali non fanno parte del suo programma ma certamente con la sua candidatura chiede agli americani di pronunciarsi a proposito delle questioni di razza.

Per quanto riguarda, invece, la disponibilità ad eleggere un presidente donna, le cifre sono meno promettenti: il 65% degli uomini e il 62% delle donne crede che gli americani siano pronti per una donna presidente. Vorrà dire che gli americani hanno più pregiudizi contro un presidente donna piuttosto che verso uno di colore? O vorrà dire che sono più negativi verso questa candidata donna e più positivi verso questo candidato nero?

Pochi giorni fa un sondaggio ha rivelato che niente sarebbe più vincente di una candidata donna e nera, anche se fosse candidata come vice. Ovvero se John McCain dovesse scegliere l’attuale Segretario di Stato, Condeleeza Rice, come suo vice, insieme non avrebbero nessuna difficoltà a battere persino il “dream team” Hillary Clinton e Barack Obama. La Rice dice di non avere nessuna intenzione di candidarsi per quell’incarico ma certamente una prospettiva simile produrrebbe una gara finale a fuochi d’artificio in una campagna elettorale già piena di scintille.


Editors interested in subscribing to this syndicated column may request information by sending an e-mail to:

giogia@giogia.com                             Ritornare alla lista