Premio al Premier, (L'Opinione, 10 dicembre 2002)
Che le racconti giuste o che faccia battute di spirito, ogni volta che apre bocca Berlusconi la sinistra brontola. A cominciare dall’anno scorso dopo l’11 settembre quando ha parlato della superiorità della civiltà occidentale. Come se concetti come lo Stato di diritto, lo Stato laico, il pluralismo, la democrazia, le libertà di stampa, di religione, di espressione, i diritti umani, ed i diritti della donna non fossero su una scala di valori più alta che lo Stato teocratico, la lapidazione per adulterio, e le mutilazioni dei genitali femminili. Colpevole il premier d’aver pronunciato la politicamente scorretta sacrosanta verità. Poi c’era la figuraccia di Carceres con le corna a beneficio dei sorrisi dei Boy Scout. Imputato questa volta per la sua simpatica e spiritosa birichinaggine. In seguito la gaffe per i complimenti alle straordinarie gambe accavallate delle donne in prima fila al Congresso di Alleanza nazionale. Il delitto: lusinghe illecite. Dopo c’erano le battute sul presupposto tanto chiacchierato flirt fra sua moglie e Cacciari. Capo d’accusa: aver cercato di sdrammatizzare il cattivo gusto, se mai, della scelta della sua signora.
Oggi invece l’accusano di aver scherzato con una cosa seria, rammaricandosi poiché non può occuparsene lui personalmente di risanare la Fiat, trasformandola in una Ferrari per tutte le tasche. Ma che scherzare? Lui parla sul serio. E dimostra la sua Alta capacità imprenditoriale e genialità intuitiva dicendo ciò che gli altri ritengono una bassa battuta. Quando Furio era l’uomo Fiat in Usa, la sigla per gli americani non era Fabbrica Italiana Automobili Torino, ma Fix-It-Again-Tony, cioè “Riparamelo ancora Tony!”. Con il suggerimento di Berlusconi, altro che General Motors che compra l’azienda. Sarebbero gli automobilisti americani a comprare le macchine italiane! Con l’amore che gli americani hanno per la marca di Montezemolo, se trasferissero insieme alla marca la qualità delle macchine da corsa a quelle per le masse, potrebbero mettere in crisi competitiva le marche americane. Questa bestia di Berlusconi! La sinistra non vede l’ora di cacciarlo. Ma mi sa che sarebbe meglio clonarlo.
P.S. Anche l’ultima uscita del Premier sul lavoro nero dimostra la sua capacità di chiamare le cose col loro nome e dire le cose come sono. Dicendo che i lavoratori lasciati a casa dalla Fiat “troveranno un secondo lavoro, magari non ufficiale” per integrare quanto percepiscono con l’assegno della cassa integrazione, non stava facendo un suggerimento, ma semplicemente costatando un dato di fatto. E tutti a gridare allo scandalo! Vogliamo dire che non sarà così?
giogia@giogia.com Ritornare alla lista