Italian Perspectives                                                              
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

L’Opinione delle Libertà, Edizione 27 del 08-02-2008

LIBERALISMO

Pannunzio e Tocqueville

di Sandra Giovanna Giacomazzi

Lunedì 11 febbraio alle ore 18.00 nell’Aula Magna dell’Università di Torino, a quarant’anni dalla sua morte Il Centro Pannunzio ricorderà il giornalista Mario Pannunzio, fondatore e direttore del settimanale “Il Mondo”, giornale di politica e cultura pubblicato a Roma dal 1949 al 1966, al quale diede una linea d’impegno civile ed indipendenza dal potere politico ed economico.

Sarà Marcello Pera, Ordinario all’Università di di Pisa, nonché ex presidente del Senato della Repubblica, a tenere una lectio magistralis intitolata “Alle origini del liberalismo. A proposito di Pannunzio e Tocqueville”. L’accostamento di Mario Pannunzio, giornalista ed intellettuale, ad Alexis de Tocqueville, “maitre à penser”, non è casuale. Il saggio più importante di Pannunzio si intitolava proprio “Le passioni di Tocqueville”. Fu ripubblicato nel 1968 da Nicola Matteucci sul “Mulino” come necrologio a Pannunzio, che morì il 10 febbraio di quell’anno a 58 anni. Secondo Matteucci in quello scritto si trovava “il vero Pannunazio” al punto che “le passioni di Tocqueville si potevano anche intendere come le passioni di Pannunzio stesso”. “Passioni autenticamente liberali che restano più che mai oggi in una sorta di portolano della libertà”. Anche Indro Montanelli, ricordando Pannunzio sempre a Torino nel 1988 disse che Tocqueville fu uno dei “livres de chevet” insieme ai “Promessi Sposi” di Manzoni che Pannunzio volle nella bara, una specie di sostegno dello spirito.

La lezione di Pera sarà la prima occasione in cui uno studioso approfondirà in termini filosofici e politici il pensiero di Pannunzio, accostandolo a quello di Tocqueville in modo sistematico. Il pensiero liberaldemocratico trova le sue radici nel pensiero di Tocqueville, nella sua valutazione critica del giacobinismo e le sue osservazioni della democrazia in America come possibile modello a cui ispirarsi per un’Europa liberale, uscita dalla gran rivoluzione e dalla dominazione napoleonica.

Il Centro Pannunzio ha comunicato che a tutti coloro che saranno presenti alla manifestazione verrà data in omaggio “una copia anastatica dell’ultimo numero del ”Mondo“, uscito un anno dopo la morte del suo fondatore, interamente dedicato ad illustrare la personalità professionale ed umana di Pannunzio.

Sembra incredibile che un’iniziativa così lodevole possa essere motivo di diatriba. Invece abbiamo letto sulle pagine del ”Sole 24 Ore“ e dalla penna risolutamente polemica di Riccardo Chiaberge parole inverosimilmente vili, sputate con veemenza mettendo in questione le credenziali dell’ex presidente del Senato e l’opportunità stessa di un tale incontro. Denigrava non solo Pera che col suo ”teoconismo“ disturberebbe, al suo parere, il paradiso laico di Pannunzio, ma il presidente del Centro Pannunzio, Pierfranco Quaglieni, che ha organizzato l’evento e l’università di Torino che lo ospita. Ci pare che, l’unica cosa che disturberebbe il sonno eterno di Pannunzio sarebbe il sapersi ”difeso“ dalle parole d’intolleranza di un giacobino sopravvissuto dell’ultimo millennio che continua a contaminarci col suo veleno.


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