Italian Perspectives                                     
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

Contro l’america senza pudore   (L’Opinione, 11 aprile 2003)

Tutto il pomeriggio del giorno di giubilo a Baghdad guardavo la gioia degli iracheni in diretta su CNN e mi chiedevo:  andranno lo stesso in piazza i pacifisti sabato prossimo?  E se ci andranno, che cosa andranno a fare?  Siamo noi che dovremmo scendere in piazza, a celebrare insieme agli iracheni per la loro liberazione e la vera pace, ossia la vita priva d’ogni oppressione, che stiamo facendo di tutto per aiutarli a trovare.

Ma dopo aver sentito la puntata di Otto e Mezzo quella stessa sera dove è stata posta proprio la stessa mia domanda.  Dopo aver sentito gli irriducibili continuare a puntare il dito contro il mio Paese (Piero Bernocchi, Cobas). Dopo aver sentito che non gli ha fatto nessun piacere vedere gli iracheni festosi (sempre lui).  Dopo aver sentito che si potevano usare altri mezzi per combattere la dittatura di Saddam Hussein (Luisa Morgantini, Europarlamentare Rifondazione Comunista).  Dopo aver sentito che non è sicura che un governo messo in moto dagli Stati Uniti sarebbe meglio di quello di Saddam (sempre lei).  Dopo averla sentito dire che non vuole “essere trascinata in una danza macabra” (e nessuno ha capito che cosa volesse dire) e poi dire allo storico Biagio Di Giovanni che fa male a studiare.  Ecco, sentendo questa tonnellata d’odio duro e puro verso gli Stati Uniti perché di altro non si tratta, ho capito che aveva ragione il padre di una mia amica che raccontava una storiella ai suoi figli fin da quando erano ragazzi.  Magari non la racconto alla perfezione, ma grossomodo va così:

Quando Dio creò gli uomini diede loro tre virtù: la buona fede, l’intelligenza e il comunismo.  Ma per punirli del peccato originale, decise di togliere una virtù.  Poi impietosito dalle proteste dell’uomo, gli lasciò la scelta a quale virtù rinunciare. Quindi ogni uomo può scegliere:  Se vuole essere comunista e intelligente, non può essere in buona fede.  Se vuole essere comunista e in buona fede, non può essere intelligente.  Se vuole essere intelligente e in buona fede, non può essere comunista.



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