L’Opinione delle Libertà, Edizione 70 del 4 aprile 2009
Lo PXE è una
malattia genetica recessiva. Significa
che per contrarla entrambi i genitori debbono essere portatori del gene
mutato,
detti portatori sani. Nei portatori
sani la malattia non si manifesta. I portatori sani hanno un gene
sano ed
uno mutato. Da due genitori portatori sani ogni figlio ha il 25% di
probabilità
di nascere afflitto dalla malattia. Infatti, se il figlio eredita
il gene
sano da ciascun genitore, sarà perfettamente sano. Se
eredita il gene
sano da un genitore ed il gene mutato dall’altro genitore sarà
un portatore
sano. Se eredita il gene mutato da entrambi genitori, diventa
malato. I miei genitori erano portatori sani, mia sorella
è sana, io sono
malata.
Le valutazioni
attuali dell’incidenza del PXE nella popolazione sono di 1 malato su
25,000. Tuttavia l’incidenza precisa
è
sconosciuta. Solo pochi anni fa la
stima era molto minore: 1 su 100.000.
Questo perché molti medici, non conoscendo la malattia,
la
diagnosticavano come altro, oppure non riuscivano ad identificarla in
quanto i
segni clinici erano poco evidenti o atipici.
Lo
PXE provoca
una varietà di segni e di sintomi, il numero, il tipo e la
gravità dei quali
variano da persona a persona. Alcuni
effetti del PXE possono causare gravi problemi di salute mentre altri
hanno un
impatto minore. Gli effetti possono
includere: cambiamenti della pelle; alterazioni nella retina con
perdita della
vista centrale; disturbi al sistema cardiovascolare con calcificazione
delle
arterie ed un minor flusso di sangue negli arti superiori e inferiori,
infarti
cardiaci e ictus cerebrali; mutamenti nel sistema gastrointestinale con
emorragie nello stomaco o all’intestino.
Non è possibile prevedere la progressione della malattia
per i singoli
pazienti. Alcuni non presentano lesioni
cutanee. Altri non subiscono i gravi
problemi agli occhi. Molti non vanno
incontro alle complicazioni gastrointestinali.
Gli effetti del PXE e il modo in cui la malattia progredisce non
hanno
un modello preciso. Sono state
identificate oltre 200 diverse mutazioni del gene responsabile del PXE. Tuttavia, per il momento non è
possibile
fare correlazioni precise tra mutazione e severità e/o
progressione della
malattia.
La
prossima volta
vi parlerò del primo ostacolo per ogni paziente colpito da una
malattia rara:
arrivare ad una diagnosi. Per avere
ulteriori informazioni, fare una donazione o destinare il vostro cinque
per
mille alla ricerca: PXE-Italia Onlus n.
91157050377, www.pxe.org
e www.pxeitalia.unimore.it 2 continua…
giogia@giogia.com Ritornare alla lista