Italian Perspectives                                                              
by Sandra Giovanna Giacomazzi

L’Opinione delle Libertà, 25 luglio 2009

Cervelli Made in Italy e Genetic Alliance

di Sandra Giovanna Giacomazzi

“Sono mesi che non ti vediamo in giro!”: si lamentava un pensionato anziano rivolgendosi ad un altro su un’autobus torinese.  “Eh, cosa vuoi!  Coi miei tre figli sparsi per il mondo, se non ci vado io, non li vedrei mai!”, rispose, spiegando come avesse un figlio negli Stati Uniti, uno in Gran Bretagna ed una in Australia, tutti e tre ricercatori in campi ed in continenti diversi, apprezzati e strapagati, ma obbligati all’espatrio per non morire di fame in patria! 

Ma se il problema della ricerca in Italia è triste quello per le malattie rare è drammatico a livello mondiale.  Devono competere con quelle macchine da guerra ben organizzate che sono la raccolta dei fondi per le malattie grandi che colpiscono tante persone, come, per esempio, l’Aids e il cancro. 

Recentemente ho rivisto il film “Philadelphia”.  Ve lo ricordate?  Con Tom Hanks, che fa la parte di un avvocato che lavora per uno studio di grido, che viene emarginato dal lavoro quando si ammala di Aids e si scopre che è gay.  Incarica Denzel Washington a difenderlo in una causa contro lo studio e nel giro di pochi mesi muore in quel modo repentino e terribile in cui morivano allora le persone che si ammalavano di Aids.  “Philadelphia” è stato girato nel 1993.  Solo quindici anni dopo, la situazione descritta in quel film è storia antica, superata!  Grazie alla ricerca, grazie ai grandi numeri di persone afflitte e grazie ai soldi di Hollywood, oggi in Occidente non si muore più di Aids. 

Le malattie rare non possono competere con quei numeri.  Io scoprii di avere la mia patologia quasi quarant’anni fa, ma dal punto di vista risolutivo siamo allo stesso punto di allora.  Sappiamo molto di più, ci sono prospettive per eventuali cure, ma per chi si trova già nelle fasi degenerative della malattia, come la sottoscritta, senza un sostegno economico immediato e sostanziale che possa accelerare la ricerca, siamo condannati.

E come se la concorrenza con le malattie grandi non bastasse, le associazioni delle 6,000 malattie rare devono competere fra di loro per i pochi soldi a disposizione.  Consapevole di quanto questa concorrenza sia controproducente, la fondatrice di PXE International e madre di due figli con Pseudoxantoma Elastico decise di unirsi ad un'altra organizzazione che si chiama Genetic Alliance.  Spesso i problemi pratici e burocratici dei pazienti afflitti da malattie molto diverse sono simili.  Anche patologie molto diverse hanno in comune mutazioni differenti dello stesso gene, e la ricerca che è risultata utile per l’una può essere utile all’altra.  O al contrario, una ricerca inutile per l’una potrebbe servire all’altra. Lo scopo di Genetic Alliance è che tutta questa conoscenza non sia sprecata, che si creino database incrociati e aggiornati in modo che tutte le esperienze di ricerca possano essere condivise.  L’attuale presidente di Genetic Alliance è la stessa Sharon Terry, presidente di PXE International.

Per saperne di più: www.geneticalliance.org o www.pxe.org.  Per sostenere i cervelli Made in Italy che si occupano del PXE: c/c POSTALE  N. 28436400 intestato a PXE ITALIA ONLUS- via Ferriera 17, 40133 BOLOGNA oppure C/C bancario IT47Q0638502411100000003820 intestato a PXE ITALIA ONLUS presso CARISBO,  via Battindarno 21, 40133 BOLOGNA, .www.pxeitalia.unimore.it.  17 continua…


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