Italian Perspectives                                                              
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

L’Opinione delle Libertà, 3 aprile 2007

Ostellino a Otto e Mezzo

di Sandra Giovanna Giacomazzi

Di tutti i commenti che abbiamo letto e sentito prima, durante e dopo il voto al Senato per il finanziamento delle missioni militari italiane, a cominciare da quella in Afghanistan, uno dei commenti che più ci ha convinto è stato quello pronunciato da Piero Ostellino durante una puntata di Otto e Mezzo.  Secondo l’editorialista e ex direttore del “Corriere della Sera”, nella votazione della settimana scorsa non c'entravano per niente né le missioni all’estero, né l’Afghanistan, né le regole d’ingaggio, né la politica estera o quant'altro.  Vedeva lo spettacolo che il Senato ci ha offerto come un balletto di politica quintessenzialmente interna elencando una lista strepitosa di ballerini e comparse, descrivendo come ognuno a destra e a sinistra badasse solo al successo del proprio numerino. Prodi intento alla propria sopravvivenza. La sinistra radicale, quella che grida dieci, cento mille Nassirya, di fronte alla prospettiva di perdere il governo, disposta a “votare le crociate, quelle ancora con lo scudo e la spada”. I riformisti azzittiti dal timore di dare forza ai nemici a sinistra. Casini, temporeggiante nella speranza di riuscire a fregare Berlusconi per motivi anagrafici.  E Berlusconi e i suoi alleati Fini e Bossi che dicono di voler cacciare Prodi, ma che poi, in realtà, non fanno nulla per cacciarlo.  Uno spettacolo un po’ farsesco e avvilente per gli italiani obbligati a stare lì a guardarlo.


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