Non siamo pecore, Pecoraro! Il Corriere, 29/5/02
Un fenomeno nuovo da Santoro l’altra sera: Oltre al solito lasciar
parlare ad esaurimento i preferiti e ossessionare di interruzioni o
minacce di imminenti interruzioni i meno amati, ho notato una strana
simbiosi fra la regia, il cameraman e uno degli ospiti, il Verde
Pecoraio Scanio. Ogni volta che un interlocutore diceva qualcosa
che poteva portare l’acqua al mulino di quelli di sinistra, il cameraman
faceva un primissimo piano della faccia di Scanio con le sue mimiche
d’approvazione. Ogni volta che un interlocutore diceva qualcosa di
diverso succedeva la stessa cosa, un’inquadratura avvicinatissima su
Scanio che faceva però smorfie di disapprovazione. Sembrava
un
allievo che cercava di ruffianeggiare, corrispondendo alla preferenze
del prof. Assomigliava a quei cagnolini kitsch con la testa
dondolante che si mettevano in macchina durante gli anni cinquanta.
Però peggio ancora ricordava la tecnica del riso registrato che
usano
nei Sit-Com americani per far capire al pubblico quando dovrebbe ridere.
La frequenza con la quale hanno inquadrato Scanio, non può
essere casuale. Stanno adoperando una nuova tecnica, facendo
capire al pubblico quando deve approvare o disapprovare ciò che
è
appena stato detto. Sottile. Mi sa dire come possa fare
per porre denuncia da cittadina indignata?
giogia@giogia.com Ritornare alla lista