Italian Perspectives                                                              
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

L’Opinione delle Libertà, Edizione 155 del 25-07-2008

Repubblicani

Intanto McCain si “accontenta” del New Hampshire
 
di Sandra Giovanna Giacomazzi

Mentre l’attenzione dei media si concentra sul viaggio all’estero del candidato democratico, Barack Obama, il candidato repubblicano, John McCain, batte il terreno nazionale in uno stato che non è tanto importante per il numero di voti dell“electoral college” assegnatogli (sono solo 4 fra i 538 totali e i 270 necessari per diventare presidente), quanto per il suo significato simbolico. Il New Hampshire è l’unico stato rosso (repubblicano) che passò ai Democratici nelle elezioni del 2004 quando fu strappato a George W. Bush da John Kerry. Oggi i sondaggi locali danno i due candidati perfettamente alla pari.
 
Ma l’idea che sia un importante campo di battaglia per le elezioni generali è solo uno dei motivi per i quali il senatore dell’Arizona ha deciso di recarsi lì. Per McCain, il New Hampshire ha un significato affettivo. Quando cominciarono le primarie, McCain era squattrinato e dato per “politicamente morto”. Fu la sua vittoria in quello stato a dare la svolta alla sua candidatura. E’ lì che ha fatto la sua ormai famosa dichiarazione a proposito dell’iniziativa irachena e dell’importanza del “surge”: “Preferirei perdere una campagna elettorale che una guerra”. Aggiungendo poi: “Mi sembra che il senatore Obama preferirebbe perdere una guerra proprio per poter vincere una campagna politica”.
 
Martedì McCain aveva attaccato le parole pronunciate da Obama durante il suo viaggio in Iraq, che neanche sapendo quello che sa adesso avrebbe appoggiato il surge. Obama si è contraddetto, perché aveva appena ammesso che le cose stanno andando meglio.  Per McCain: “Sbagliava allora, sbaglia adesso e continua a non ammettere il successo del ‘surge”. In effetti, il commento di Obama a questo proposito ci ha regalato un momento nostalgico, un déjà vu, o meglio, un déjà entenu. Il suo “dipende da come definisci la parola successo”, ricorda l’arrampicarsi sui vetri di Bill Clinton a proposito della sua definizione della sua “non” relazione con Monica Lewinsky: “dipende da come definisci la parola sesso”!
 
Tornando nel New Hampshire, peccato che c’erano soltanto un cameraman e un reporter presenti ad annotare l’applauso risonante che ha ricevuto McCain quando ha insistito sull’importanza di non comunicare una data per il ritiro delle truppe come pretenderebbe il candidato democratico.


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