Italian Perspectives                                     
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

Lerner, cattivo maestro di democrazia (L'Opinione, 24 ottobre 2002)

Sabato sera sulla Sette, Edward Luttwak ha fatto del suo meglio per spiegare a Gad Lerner perché gli Stati Uniti assumano una posizione ostile verso l’Iraq.  Lo ha fatto anche con una lunghissima premessa che riconosceva il doloroso dilemma di dover agire in maniera poco democratica:  non spiegando né agli americani né agli alleati i dettagli del perché e del come di una tale posizione..  Usando episodio precedente, ha raccontato come Bush, appena preso ufficio, aveva assunto un atteggiamento di punta anche verso la Korea del Nord per il quale diventò bersaglio di ingiurie, ma dovette stare zitto e pigliarsi gli insulti perché non poteva rivelare la fonte della sua informazione che avrebbe dato una spiegazione al suo atteggiamento.  Dicendo ciò, Luttwak ci ha fatto capire che anche per quanto riguarda l’Iraq, non si può rivelare com’ è che si sa quanto basta per giustificare un eventuale attacco, perché se lo si facesse, si comprometterebbe sia l’integrità fisica delle persone che ci forniscono l’informazione sia l’informazione stessa.  Gad Lerner con una faccia da superbo ha sorvolato la premessa e, facendo finta di non averla sentita, ha ammonito Luttwak, le sue parole, ed il suo Presidente, scotendo testa e dita come un professore con un allievo, e dichiarando che non è così che si pratica la democrazia.  Ma Lerner crede davvero che possiamo raccontare tutto il nostro intelligence su tutti i telegiornali di tutto il mondo libero senza che arrivi a chi non deve arrivare.  È pronto lui a sacrificare le vite delle persone che già così rischiano la propria per fornirci l’informazione che può salvaguardare la nostra sicurezza.  Basta!  Non se ne può proprio più di questi pontificanti autolesionisti, disposti a mettere a repentaglio la democrazia di tutto il mondo libero pur di non sacrificarne un briciolo della propria.


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