L’Opinione delle Libertà, Edizione 257 del 24-11-2007
Barak Obama e Mike Huckabee in
vantaggio? Sono solo sondaggi
Usa, in Iowa la
democrazia è diretta
di Sandra Giovanna
Giacomazzi
E’ appena uscito un
sondaggio del Washington Post/ABC News che dà a Barack Obama un
vantaggio
rispetto a Hillary Clinton fra i probabili frequentatori dei caucuses
nell’Iowa: 30% per Obama e 26% per
Clinton. Ma quanto veritiere sono
queste cifre? Secondo Robert George del
“The New York Post”, sono veritiere quanto tutti gli altri sondaggi che
seguiranno nelle prossime sei settimane che ci separano da quel primo
appuntamento con l’elettorato il 3 di gennaio.
Tutto è molto fluido e anche se Clinton è
decisamente davanti a tutti a
livello nazionale, pure lì ha cominciato a perdere qualche punto. Ma per quanto riguarda Iowa, bisogna
ricordare che è uno stato che non si è mai dimostrato
particolarmente
amichevole con la famiglia Clinton, come, per esempio, invece, lo
è lo stato di
New Hampshire. Per di più, la
settimana
scorsa, Obama ha fatto un discorso in Iowa riguardo alla
necessità di un
ricambio generazionale che è stato molto ben percepito. Ci parrà strano: una dell’età di
Hillary
sarebbe già un ricambio generazionale per gli italiani! In ogni modo, in Iowa non è da
escludere
neanche John Edwards che batte quel territorio dalla gara del 2004,
dove ha
avuto risultati molto buoni, quindi non è da sottovalutare.
Secondo la
Professoressa Donna Brazile della Georgetown University potremmo vedere
un
“flip” dopo l’altro nei sondaggi a favore di tutti i tre candidati
prima di
arrivare alla fatidica data. Un
altra
novità a favore di Obama è stato l’annuncio dell’appoggio
di una celebrità:
Oprah, la regina dei “talk shows”, la quale trasforma in oro tutto
ciò che
tocca.
I sondaggi hanno
anche rivelato sorprese nel campo repubblicano. Se
Rudolf Giuliani è stato e rimane in testa nei sondaggi
nazionali, in Iowa scompariva al quinto posto.
Ma già questo si sapeva. E’
sempre stato l’ex governatore del Massachussetts, Mitt Romney, a
dominare la
scena repubblicana in Iowa mantenendo un forte vantaggio su tutti. Invece il sondaggio dimostra che il quasi
dimenticato Mike Huckabee gli sta dando del filo a torcere. Huckabee era così indietro in tutti i
sondaggi che doveva fare qualcosa per farsi notare.
E’ apparso sulla “Bill Maher Show” e sulla “Steven Colbert
Show”,
due comici molto popolari. E come
Obama, anche Huckabee ha acquisito l’appoggio di una celebrità:
Chuck Norris,
l’attore della serie televisiva “Walker,Texas Ranger” con il quale ha
già
prodotto uno spot pubblicitario che sta facendo parlare molto di
sé. E non
bisogna dimenticare che Huckabee è un pastore Baptist e secondo
i sondaggi il
70% dell’appoggio che riceve in Iowa proviene da gruppi di evangelisti
cristiani.
Quindi quanta
importanza bisogna dare a questi sondaggi?
Ancora meno di quanto si pùò dare ai risultati,
che è già poco. Storicamente
né l’Iowa né il New Hampshire
hanno un record di aver visto molti dei loro candidati prescelti
vincere poi la
nomina del partito. Dal 1972, i
repubblicani dell’Iowa hanno scelto il candidato vincente tre volte su
sette:
Ford nel 1976, Dole nel 1996 e George W. Bush nel 2000; i democratici
quattro
volte su otto: Carter nel 1980, Mondale
nel 1984, Gore nel 2000 e Kerry nel 2004.
I caucuses di Iowa sono molto folclorici, un evento “grass
roots”,
radici dell’erba del popolo, dove si nomina il proprio candidato
cercando di
convincere i vicini di casa ad appoggiare la tua nomina.
Normalmente ci sarebbe da aspettarsi che
circa 135,000 persone escano di casa in una fredda notte d’inverno per
recarsi
nelle chiese, nelle scuole, nelle biblioteche o nelle case private per
parteciparne. Ma se si pensa che
quest’anno, a causa della gara fra gli stati per anticipare le date, i
causcuses si svolgono proprio la sera della partita seguitissima del
Orange
Bowl, non si sa quanta gente opterà per esserci e quanta
sceglierà di stare a
casa a guardare la partita.
giogia@giogia.com Ritornare alla lista