Italian Perspectives                                                              
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

L’Opinione delle Libertà, Edizione 81 del 12-04-2007

Politicamente scorretto

Il goveno e la legge del taglione

di Sandra Giovanna Giacomazzi

Giusto nel momento in cui il Premier Romano Prodi e i suoi ministri esprimevano la loro adesione alla marcia di Pasqua a favore di una moratoria contro la pena di morte, iniziativa, guarda caso, a loro più che ad altri indirizzata, visto che i primi promotori della marcia, i radicali, pretenderebbero dal governo la promozione di una risoluzione e non una semplice dichiarazione da presentare all'assemblea generale dell'Onu. Ma questo è un lungo inciso di cui ci scusiamo e torniamo all'argomento che ci eravamo proposti. Giusto quando il governo Prodi a parole esprime il suo appoggio per una sospensione della pena capitale a livello mondiale scopriamo che, nei fatti, il governo applica la legge del taglione, ossia: occhio per occhio, dente per dente, e ricatto per ricatto. Così al ricatto dei talebani che tenevano in ostaggio il giornalista Mastrogiacomo risponde, non con la durezza, ma neanche con le trattative promosse con intermediari di terzo grado come ci avevano fatto credere, ma con un ulteriore ricatto diretto al presidente afgano Karzai: muore Mastrogiacomo, muore il nostro governo. Muore il nostro governo, muoiono i finanziamenti per la missione italiana di 1.800 soldati che costruiscono le vostre strade. Le parole inconsuete per la loro chiarezza ci vengono raccontate dallo stesso ricattato che aggiunge il suo: "mai più!". Non saranno metodi similmente mafiosi quelli che mettono al macello il mercato pur di "salvare" l'italianità della Telecom dagli americani, peggio dei talibani?


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