Italian Perspectives                                     
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

Angoli ottusi / Pillole di ingiustizia (L'Opinione, 26 novembre 2002)

Come ingoiare le riforme della giustizia: a morsi o tutto d’un pezzo? Ad un incontro in quel salotto pubblico torinese chiamato l’Unione industriale, Sergio Romano ha risposto ad una domanda sulla legge Cirami. Ha detto che prese una per una, tutte le riforme: quella sulle rogatorie, sul falso in bilancio, e sul legittimo sospetto, andavano senz’altro fatte. Però, ha criticato il presidente del Consiglio e la sua maggioranza dicendo di non comprendere la maniera in cui si siano occupati della giustizia, vale a dire, a “spizzichi e bocconi” anziché in modo completo, una riforma totale dell’intero sistema giudiziario, a cominciare dalla separazione delle carriere. Non può l’ambasciatore essere così ingenuo da non capire che i magistrati volevano e continuano a volere a tutti i costi la testa del premier e che senza quei “spizzichi” e “bocconi” magari trovavano un modo per metterlo in galera o come minimo allontanarlo dal posto assegnatogli dalla volontà del popolo. E poi chi faceva le riforme globali? Chi si occupava di rompere quella corporazione viziosa di giudici e magistrati, compagni di carriera che fanno in pratica un team due contro uno contro gli avvocati che difendono i cittadini?


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