Italian Perspectives                                     
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

Chavez & Castro: catastrofismo e finta filantropia  (Ragion Politica, 23 settembre 2005)

«L'impero americano potrebbe essere mortalmente ferito, anzi, speriamo che sia mortalmente ferito». Ecco le parole pronunciate dal leader venezuelano Hugo Chavez ad un incontro a Montego Bay, Jamaica, la scorsa settimana, dove si era recato per firmare un contratto per fornire petrolio a prezzi preferenziali alla comunità caraibica. Secondo Chavez la risposta ritardata del Governo americano al disastro di Katrina, il prezzo del petrolio in salita vertiginosa (anche grazie alle sue politiche) e la guerra in Iraq stanno portando gli Stati Uniti ad un annegamento lento ma sicuro. Sicuro è anche che il mondo si sta muovendo verso un socialismo del ventunesimo secolo, dove le nuove stelle della politica saranno figure come Castro!

Mentre Chavez seppelliva l'Impero e ci metteva una bella pietra sopra, il compagno Castro faceva finta di volerlo salvare, mandando un intero esercito di medici. Come se l'America avesse carenze di medici, di acqua potabile, di cibo o di petrolio! I problemi post-Katrina non erano di scarsità di mezzi, ma di emergenza e logistica. Ma questo Castro lo sapeva. La sua era una mossa di filantropia fasulla. Per lui era scontato il rifiuto di Washington, che lui poteva giocare come indifferenza del capitalismo verso la sofferenza dei propri poveri. E se, per caso, gli Stati Uniti avessero accettato, che meravigliosa umiliazione per la superpotenza sarebbe stata, e che prova schiacciante della superiorità del sistema comunista!

Peccato, però, che gli Stati Uniti non abbiano accettato, non per necessità, ma per pietà verso questi eccellenti professionisti che vengono spediti a destra e manca per il mondo e contro la loro volontà per promuovere la propaganda castrista. Una volta lì, se qualcuno di loro avesse chiesto asilo politico, l'America l'avrebbe concesso. Di certo non avrebbero fatto la fine dei loro due colleghi che sono finiti nelle mani della magistratura milanese!


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