Italian Perspectives 
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

Capezzone e le crociate (L'Opinione della Libertà, 31 agosto 2005)

“Ve lo abbiamo anticipato ieri, oggi ve lo possiamo confermare: quello che sembrava un nostro scherzo un po’ così chiambrettiano, un po' da macchietta si è rivelato una realtà: E' in edicola oggi con “Il Giornale” “La grande Storia delle Crociate” un libro offerto come approfondimento storico e forse anche come modello.”  Parole di chiusura della rassegna stampa di Daniele Capezzone su Radio Radicale.  Parole grosse e grossolane di accusa sparate con uno sproposito inusuale per il segretario dei Radicali Italiani.

Ha condannato la bellissima iniziativa de “Il Giornale” come se fosse una provocazione e un’istigazione.  Come se non sapesse che il volume dato in omaggio lunedì sia il primo di una serie di 50 volumi e 15 DVD intitolata “Il Medioevo: Templari e Crociate, Graal ed enigmi, storie e leggende”.  Come se i volumi non includessero titoli come “La civiltà feudale”, “Ruggero II. Un normanno nel Mediterraneo”, “La vita dei monaci”, “Eloisa e Abelardo”, e “Francesco D’Assisi” per citarne solo alcuni.   Come se non si accorgesse che questa serie non è altro che la continuazione di un’altra serie di volumi di libri e DVD intitolata:  “Biblioteca Storica Grecia e Roma:  Dalla nascita delle civiltà alla fine del mondo antico”  E tutto ciò non è possibile per uno che segue i giornali come li segue Capezzone.

Allora perché mai queste critiche dal sapore della correttezza politica, qualità fin d’ora a lui estranea?  Sarà per la voglia di adeguarsi alla nuova alleanza dei Radicali all’interno del centro-sinistra, loro, sì, specialisti nell’arte della CP?  Che la serie parta con due volumi sulle crociate non è un atto di scorrettezza politica.  Pretendere che si parli del periodo medievale in cinquanta volumi senza dedicarne almeno un paio alle crociate sarebbe un orwelliano rovesciamento della verità, un piegarsi al nemico.

È il secondo colpo basso in pochi giorni che Capezzone lancia contro giornali che hanno condiviso in passato più di una delle sue cause.  L’altro giorno, sempre durante la rassegna stampa, ha sparato una battuta contro questo giornale, dicendo che il direttore doveva essere in vacanza visto che un suo redattore, Ruggero Capone, si è permesso di scrivere un articolo annunciando un possibile accordo fra Berlusconi e Marco Taradash e Benedetto Della Vedova!

Ho sempre avuto una grande stima per Daniele Capezzone.  Anzi, ho sempre pensato che un Della Vedova in economia e un Capezzone in politica estera avrebbero aggiunto un bello spruzzo di intelligenza e impegno alle file di Forza Italia.  E ho sempre perdonato le sue esuberanze come eccesso di zelo e riconoscenza verso padre padrone Pannella.  Ma queste ultime due sparate sono una caduta di stile che stona con la sua solita professionalità.


Editors interested in subscribing to this syndicated column may request information by sending an e-mail to:

giogia@giogia.com                                    Ritornare alla lista