L’Opinione delle
Libertà, Edizione 77 del 08-04-2006
Che boccata di aria fresca e liberale! I pochi ma
buoni Radicali per la Libertà, i Riformatori Liberali, la
crème de la crème,
sono venuti a Torino per spiegare ai torinesi i motivi della loro
scelta
politica, diametralmente opposta a quella dei loro vecchi compagni.
Nello
striscione posto dietro i relatori si leggeva: “America, Mercato,
Individuo:
Una scelta radicale e liberale per Forza Italia”. Uno slogan sintetico
ma
comprensivo nel quale perfino la preposizione è pregna di
significato. Quel
“per” la dice lunga sul loro ruolo dentro la coalizione che hanno
scelto e sul
ruolo ben diverso dei Radicali della Rosa nel Pugno nella coalizione di
sinistra. Sì, perché se i Riformatori Liberali offrono la
loro forza liberale
alla Casa della Libertà, i Radicali della Rosa nel Pugno stanno
lì per disunire
ulteriormente l’Unione. Questi ultimi si propongono non solo come
alternativa
alla Casa della Libertà, ma alle liste alleate. Sono, sì,
un coltello nel
fianco di Prodi e i suoi, ma se dovesse mai vincere la sinistra
sarà grazie a
loro, e più di una salutare quinta colonna rischiano di essere
il cavallo di
Troia che porterebbe l’Italia alla rovina. Al contrario, i Riformatori
Liberali
stanno nel centrodestra e nelle liste di Forza Italia per ricordare lo
spirito
del ’94, per aiutare Forza Italia e la Casa della Libertà a
compiere l’ancora
incompiuto, per essere una nuova linfa che li aiuta a dare il meglio di
sé.
Presenti all’incontro erano Giuseppe Calderisi, Marco Taradash,
Benedetto Della
Vedova, Emilia Rossi, e Carmelo Palma dei Riformatori, Guido Crossetto
e Angelo
Burzi di Forza Italia, che hanno offerto interventi concisi e ricchi di
contenuto critico verso la sinistra e propositivo per il futuro del
centrodestra. Hanno distribuito un documento di due pagine intitolato
“Le
ragioni e gli obiettivi radicali e liberali per il voto a Forza Italia
e a
Silvio Berlusconi”, un documento che è anche un programma
sintetico ma
onnicomprensivo. Purtroppo solo due di loro sono nelle liste di Forza
Italia:
Calderisi e Della Vedova. Avrebbero dovuto includere almeno anche Marco
Taradash. Taradash è conosciuto come il più pacato dei
lettori della Rassegna
Stampa di Radio Radicale e come altrettanto quieto conduttore di talk
show per
Mediaset. Ma giovedì sera era tutt’altro che quieto! Un vero
vulcano ispiratore
e scatenato. Uno che crede che “i princìpi sono princìpi
perché principiano non
perché si mettono da parte perché non sono comodi” e che
non lo manda a dire.
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