L’Opinione delle Libertà, Edizione 282, del 14-12-2005
La violenza in Cina non dipende dal regime, parola d'onore di un comunista rifondato
di Sandra Giovanna Giacomazzi
Si è saputo solo ora che, nei giorni scorsi a Dongzhou, la polizia cinese ha sparato contro un gruppo di manifestanti che protestavano per la requisizione dei terreni di proprietà collettiva dei villaggi. Secondo il bilancio ufficiale fornito dalle autorità cinesi, tre dimostranti sono stati uccisi. Testimoni ritenuti attendibili da Amnesty International parlano invece di decine di vittime, inducendo l’organizzazione umanitaria a definire l’evento come il più grave avvenuto in Cina dal massacro di Piazza Tiananmen nel giugno 1989. Secondo Fausto Bertinotti, fotografato dai giornali italiani sulla grande muraglia, si tratta di violenza del potere e dei diritti umani violati, ma non dipende dal tipo di regime. Siamo confortati quanto le vittime da questa sua precisazione.
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