Italian
Perspectives
by Sandra Giovanna
Giacomazzi
L’Opinione delle Libertà, Edizione 174 del 23-08-2008
I consigli di Ben Stein per la
campagna repubblicana
Il consigliere di Bush nella manica di
John McCain
di Sandra Giovanna Giacomazzi
Secondo Ben Stein, la ricetta migliore per garantire la vittoria a
novembre a John McCain è Karl Rove. Sì, quel tanto
dannato e demonizzato Karl Rove, ex consigliere di George W. Bush. Ma
chi è Ben Stein? Economista, speech writer per Richard Nixon,
attore, autore, regista, conduttore televisivo, avvocato, opinionista
per il Wall Street Journal e adesso per il New York Times. Sarebbe
molto più facile fare un elenco di ciò che non sia e che
non ha fatto. E’ appena uscito un suo libro intitolato “Come rovinare
gli Stati Uniti d’America”. Alcuni dei suoi consigli per raggiungere
questo scopo? Fidarsi delle Nazioni Unite per proteggerci e garantire
la nostra sicurezza. Convertire le nostre università in fortezze
di anti-americanismo, odio verso la libertà e centri di
confusione e ignoranza. Permettere che Hollywood ci faccia il lavaggio
del cervello, facendoci credere che solo creduloni e criminali sono
disposti a combattere per il proprio Paese. Si capisce che si tratta di
qualcuno di fortissime opinioni che urtano la sensibilità dei
liberal di Hollywood, dove vive, e dove una volta era il bersaglio
preferito ai cocktail dei colleghi. Oggi, invece, evita di andarci.
Dell’intensità politica della sinistra hollywoodiana, Stein
dice: “La loro convinzione è in funzione inversa alla loro
conoscenza”.
Figlio di un economista ed economista pure lui, cosa ne pensa
dell’argomento più pressante per l’elettorato americano? “Siamo
in recessione psicologica. La gente pensa che le cose stiano andando
male, ma se esci gli hotel sono pieni, gli aerei pure, i negozi di
lusso come i discount, le autostrade e i treni: tutti pieni. E’ chiaro,
però, che ci sono settori dell’economia sofferenti”. Quando gli
si chiede: “Sì, ma dovrai ammettere che anche il tuo portafoglio
vale meno di qualche anno fa”, lui risponde mettendo tutto in
prospettiva. Con un lungo e enfatico: “Nooo, vale di più di
qualche anno fa. Vale di meno di un anno fa. Il mercato ci sta offrendo
opportunità per comprare. Ci sono titoli di tante aziende in
buona salute che costano molto meno di quanto costavano solo alcuni
mesi fa. Adesso, per gli investitori intelligenti, è il momento
di comprare”. E aggiunge con la sua solita ironia: “almeno così
mi dicono. Spero che non si sbaglino”.
Tornando, invece, alle elezioni presidenziali e ai suoi consigli per
John McCain, secondo Stein, la campagna del senatore dell’Arizona
è senza ispirazione e priva di un messaggio coerente. “Mr.
McCain sta conducendo la più patetica campagna elettorale in
assoluto. Eppure lui è un tipo impressionante, davvero
coraggioso. Ma conduce la più opaca campagna che ho visto. Ha
persino superato quella di Bob Dole, che sembrava insuperabile”.
Quindi propone di rovesciare la campagna di McCain con Karl Rove,
l’architetto delle due vittorie elettorali di George W. Bush, che lui
descrive come la persona più intelligente del Paese in termini
di conoscenza e savoir faire politico. In risposta all’insinuazione che
Karl Rove ha rovinato l’atmosfera della Casa Bianca, facendola
diventare un focolaio politicante, risponde: “La Casa Bianca è,
ed è sempre stato, il focolaio della politica di questo Paese ed
è giusto che sia così”. Difende a spada tratta Rove
dicendo: “E’ una delle persone più gentili, più oneste
che ho mai conosciuto. E’ un caro amico e gli voglio bene. E’ ridicolo
che i media lo trattino come una figura sinistra”.
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