Italian
Perspectives
by Sandra Giovanna
Giacomazzi
L’Opinione delle
Libertà, 29 marzo 2007
Riccardo Barenghi
changed his mind e ne siamo felici
di Sandra
Giovanna Giacomazzi
Riccardo
Barenghi
scrive un editoriale su “La Stampa”
intitolato “Un futuro per tre: la sinistra che verrà” nel quale
riesce ad essere
molto poco lusinghiero verso la sinistra del futuro. Prevede “scissioni
e
riunificazioni, scomposizioni e ricomposizioni, scontri e incontri,
polemiche e
abbracci, coltelli e fratelli, compagni e traditori, partiti che
muoiono e
partiti che nascono, fondazioni che si fondono, simboli che scompaiono
e
rispuntano, cantieri che si aprono e congressi che si chiudono, e
riviste che
fanno trend anche se nessuno le legge.” In un altro editoriale
intitolato “Un
Garante da buttare” emana sentenze contro il “garante” della privacy
per il suo
eccesso di zelo selettivo, perché prima di Sircana “non c’era o
se c’era
dormiva”. Leggendo i suoi editoriali, sempre più lucidi,
indovinati e
condivisibili, è difficile immaginare che Riccardo Barenghi sia
lo stesso ex direttore
di “Il Manifesto” che si era guardato nello specchio all’inizio del
conflitto
in Iraq ammettendo che ciò che sperava nel suo cuore era che le
cose andassero
al peggio, così imparavano gli americani a fare la guerra! E non
ci sembra che
sia un caso come quello dell’economista John Maynard Keynes che disse
“When the
facts change, I change my mind..”
“Quando i fatti cambiano, cambio idea..” I
fatti non sono cambiati, ma le idee di Barenghi certamente sì.
Ne prendiamo atto, felici di poter apprezzare senza pena la sua penna
sempre
più perspicace.
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