Italian Perspectives                                 
by Sandra Giovanna Giacomazzi 

Festa per il popolo italiano   (L’Opinione, 25 aprile 2003)

Nei più di vent’anni da che vivo in Italia mi sono state raccontate, da anziani italiani o dai loro figli o nipoti, non so quanti aneddoti di riconoscenza per il ruolo che ebbero i miei compatrioti nella liberazione dell’Italia dai Nazisti.  Il più recente:  un giovane tecnico di informatica di nome William, in onore dell’americano che salvò la vita al suo nonno.  Ma in tutti questi anni non vide mai celebrarsi formalmente durante i festeggiamenti del 25 aprile, questo sentimento di gratitudine così diffuso fra il popolo italiano.  E pensare che potrebbe essere un modo per staccarsi dalle polemiche e dalle faziosità politiche di cui si fa uso a proposito della vostra guerra civile.

Fa bene avere un giorno dedicato al ringraziamento come il nostro Thanksgiving Day, durante il quale commemoriamo il giorno in cui i Pilgrims nostrani festeggiarono insieme agli indiani e in loro omaggio, per aver imparato da loro a coltivare il mais e produrne la farina e quindi il pane.  Nonostante un seguito poi di guerre, di torti e di sensi di colpa, è la nostra festa sacrosanta, forse più consacrata di quella del 4 luglio, il nostro Independence Day.

Con i tanti cimiteri anglo-americani sparsi sul territorio italiano, con la semplice eleganza e dignità delle loro croci bianche, ognuna rappresentante un caduto nostro per la vostra libertà, speravo di vedere un giorno un 25 aprile con le stelle e strisce sbandierare insieme ai tricolori.  Mi rendo contro, però, purtroppo, che con l’aria di anti-americanismo che continua perennemente a tirare, è più probabile che mi tocchi vedere quest’anno la vostra bandiera sventagliare insieme a quella arcobalenata, esteticamente brutta e ideologicamente ipocrita.



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