L’Opinione delle Libertà, Edizione 5 del 14-01-2006
La gente sugli autobus è contro l’amnistia
di Sandra Giovanna Giacomazzi
Con tanta fatica e altrettanta fortuna un uomo anziano sull’autobus raggiunge uno di quei posti a sedere sull’autobus che si affacciano a due a due dove sono già seduti altri tre passeggeri immersi in una discussione sul disagio portato dai cambiamenti di percorso, colpa dei manifestanti No-Tav. Guardando tutti gli altri passeggeri schiacciati come delle sardine dice:“I lavoratori onesti sono costretti a viaggiare tutti i giorni sugli autobus sovraffollati. Mio figlio, che viaggia molto per il suo lavoro, passa ore in macchina fermo sulle autostrade sovraffollate anch’esse. Ma di che cosa si occupano i nostri parlamentari? Del sovraffollamento delle carceri. Sono più importanti i carcerati che la gente onesta che lavora”.
L’anno parlamentare 2005 è finito con una seduta straordinaria per discutere del problema delle carceri e soprattutto per una proposta di amnistia per i carcerati. L’anno parlamentare 2006 ha esordito occupandosi dello stesso tema. Il tutto, che si è concluso con un nulla di fatto, è stata una messa in scena di grande ipocrisia che è servita solo a creare delle false speranze in quei carcerati che sono vittime di un sistema mal funzionante. Sembra che i nostri parlamentari non capiscano quanto siano lontani dal popolo che manda avanti il Paese, giorno per giorno, con fatica, ma con rettitudine. Sembra che non si rendano conto quanto la loro proposta di amnistia sia un’auto-denuncia di fallimento totale da parte dello Stato, lo stato inteso come lo intendeva Thomas Hobbes, con la rinuncia dei cittadini ad una parte della loro libertà in cambio della sicurezza offerta, appunto, dallo Stato.
Se le condizioni nelle carceri sono inaccettabili, e non c’è dubbio che lo siano, vanno migliorate quelle condizioni. Se mancano servizi igienici o sanitari, vanno colmate quelle mancanze. Se sono sovraffollate, vanno costruite nuove carceri. Se il sovraffollamento è dovuto all’incremento selvaggio del popolo di extracomunitari, va risolto il problema dell’immigrazione illegale. Se è dovuto ad un sistema giudiziario con tempi troppo lunghi, che lascia marcire innocenti in carcere in attesa di giudizio, va riformato il sistema giudiziario. Se c’è un problema di pene sproporzionate rispetto al delitto, va cambiato il codice penale. L’unica cosa che non va fatta, per riguardo verso i cittadini che rispettano la legge, è un’amnistia.
Si usano i soldi dei cittadini per pagare i poliziotti che arrestano i criminali. Si usano i soldi dei cittadini per strapagare i magistrati che li processano, e poi dopo averli arrestati, processati e condannati, si mandano a casa? Così facendo, quale lezione impartisce lo stato ai nuovi potenziali trasgressori della legge?
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